A maggio 2023 Toluna ha interpellato oltre 1000 rispondenti italiani con l’intento di sondare la loro soddisfazione per i punti vendita visitati abitualmente e scoprire, direttamente dalla voce dei consumatori, le caratteristiche dell’assortimento e del negozio perfetto. L’obiettivo? Supportare i retailer in una grande sfida: trovare e adottare la giusta strategia differenziante per conquistare anche il consumatore focalizzato sul risparmio. Ecco alcuni degli insight più interessanti emersi dal sondaggio.
Il nuovo volto dello shopping
Il costo della vita cresce e impone una mutazione nelle abitudini di acquisto. Gli italiani si dedicano, quindi, alla ricerca di offerte e promozioni (50%) e scelgono di tagliare sui beni non considerati essenziali (41%). Il 32% continua ad acquistare i prodotti di sempre ma aspettando gli sconti, mentre il 27% opta per brand più convenienti. Tra le strategie adottate per tenere testa all’inflazione anche il confronto dei prezzi online e offline (27%) e, più in generale, la contrazione del numero di beni acquistati (21%). Aumenta, intanto, la vendita dei prodotti del marchio del supermercato (lo conferma il 58% dei partecipanti in riferimento agli ultimi due anni): la testimonianza di una maggiore predisposizione alla sperimentazione al di là del solito brand di fiducia.
Allo stesso modo il consumatore si mostra sempre meno legato al punto vendita abituale, preferendo diversificare provando più supermercati (come dichiara quasi la metà dei rispondenti), discount (40%) e suddividendo la spesa tra grandi e piccoli negozi (29%).
Assortimento: le richieste del consumatore
Prezzi più vantaggiosi di altri (83%), sconti e brand convenienti facilmente individuabili (80% e 73%) e tante promozioni (80%): lo “scaffale ideale” sognato dagli intervistati è all’insegna della convenienza. Auspicata anche un’ampia varietà dell’offerta (65%) e un’organizzazione tale da permettere una rapida individuazione di ciò che interessa (69%) e delle novità (58%). Molto richiesti, infine, numerosi prodotti del marchio del supermercato (49%). Evidenze che rivelano, dunque, ampi margini di miglioramento per quanto concerne l’assortimento: quasi 3 partecipanti al panel su 4, infatti, non sono completamente soddisfatti della varietà e disponibilità di ciò che il proprio negozio di riferimento offre.
Imprescindibile, però, la qualità. Nello scaffale immaginato dai rispondenti, infatti, sono proposti prodotti più freschi (82%), salutari e stagionali (73%), a km 0 (69%) e di qualità superiore (66%). Il consumatore, inoltre, vuole avere accesso a maggiori dettagli sulla provenienza dei beni acquistabili (67%) e continua a considerare estremamente rilevante il tema della sostenibilità: chiede, quindi, confezioni riciclabili (63%), formati risparmio (61%), prodotti sfusi (54%) e una maggior presenza di brand che prestano attenzione all’ambiente (57%). Sempre più richiesti anche prodotti di nicchia come quelli biologici (citati da quasi la metà degli italiani), quelli vegani (28%) e i cibi pronti (31%).
Punto vendita: caratteristiche e potenzialità
Non solo assortimento: per uno shopping soddisfacente è necessario, secondo l’85% dei panelisti, che l’ambiente appaia pulito, fresco e salubre. Centrale anche il ruolo del personale, che secondo i rispondenti dovrebbe essere disponibile a supportare l’acquirente nella ricerca (49%) e ad offrire consigli (41%).
Emersa dall’indagine, infine, anche la richiesta da parte degli intervistati di determinati servizi: 1 italiano su 3 auspica la presenza nel punto vendita di contenitori di smaltimento e orari di apertura flessibili e prolungati, oltre a desiderare offerte su misura. Il 31%, inoltre, vorrebbe poter scansionare autonomamente i codici a barre dei prodotti scelti. Servizi che, se adeguatamente integrati, potrebbero contribuire alla differenziazione del retailer e alla conquista del consumatore.
Scarica il report per scoprire tutti gli insight della ricerca.
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