Attualità finanziaria: parola agli italiani

Pubblicato Nov 22, 2023

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Martedì 15 novembre gli spazi di Toluna Italia hanno ospitato un nuovo incontro Insights Leaders Breakfast, dedicato questa volta all’industry dei Financial Services. L’evento, a cui hanno partecipato esponenti di aziende leader del settore, è stato per il team italiano l’occasione per presentare in esclusiva i risultati di una nuova indagine, condotta in due fasi a maggio e novembre di quest’anno, incentrata sul mondo finanziario. Tra i numerosi temi toccati dalla ricerca, che ha indagato driver e barriere agli investimenti nel nostro Paese, troviamo anche questioni di attualità, quali l’aumento dei tassi di interesse, lo scorporo dei Btp People dall’ISEE e i fondi ESG. Cosa ne pensano gli italiani?

Rischio od opportunità? La reazione alla crescita dei tassi

Il 44% dei rispondenti ha avvertito l’incremento dei tassi di interesse ad opera della BCE come una minaccia per i propri investimenti, contro un 24% che, invece, ha interpretato l’aumento come un’opportunità da cogliere. Quest’ultima percezione è più diffusa tra coloro che si ritengono molto competenti in materia (tra cui la percentuale di “opportunisti” sale al 32%), come testimonia anche la diversa composizione del portafoglio di questi ultimi rispetto a quello dei più prudenti: più presenti, infatti, obbligazioni (56% vs 41%), azioni (55% vs 41%), titoli di stato (52% vs 37%) e conti deposito (41% vs 31%).

In reazione all’aumento dei tassi di interesse 4 investitori su 10 hanno già modificato le proprie scelte di portafoglio, mentre altrettanti dichiarano di averne intenzione nei prossimi mesi. Le variazioni riguardano in particolare nuovi o incrementati investimenti in titoli di stato (75%), criptovalute (63%), conti deposito (56%) e obbligazioni (55%). Più divisive le azioni: il 44% ha aumentato o avviato investimenti in questi prodotti, ma il 21% li ha ridotti.

Grande interesse per i Btp People

Oggetto del sondaggio anche la norma, non ancora definitiva, inclusa nella Legge di Bilancio 2024 volta all’esclusione dei titoli di Stato Btp People dal calcolo ISEE dei piccoli risparmiatori. Tra gli investitori interpellati, quasi 2 su 3 dichiarano di aver sentito parlare della proposta e il 74% di questi asserisce che, qualora dovesse essere confermata, sicuramente o probabilmente sceglierà di includere i Btp People nel proprio portafoglio investimenti – un’opinione condivisa in particolare tra i rispondenti appartenenti alla fascia d’età 35-44.

4 intervistati su 10, infatti, sarebbero pronti a modificare il portafoglio per far spazio ai Btp People, riducendo o escludendo del tutto azioni (il 58% diminuirà gli investimenti, il 7% li eliminerà), fondi comuni (55% e 9%), conti deposito (50% e 10%), obbligazioni (43% e %) e polizze assicurative (38% e 10%).

Fondi ESG: la sostenibilità non basta

I fondi ESG non sono ancora molto noti: li conosce soltanto il 26% degli investitori intervistati, classificandosi tredicesimi su quattordici prodotti presi in analisi. Ne consegue che appena il 9% ha attualmente investimenti attivi in questa tipologia di fondi. Ciononostante si rileva un considerevole potenziale: il 46% di chi li conosce, pur non investendovi attualmente, sostiene che sicuramente o probabilmente lo farà in futuro.

Il focus sulla sostenibilità da solo non è, però, in grado di guidare la scelta degli investitori verso i fondi ESG.  Sebbene infatti il tema ambientale, sociale e di governance sia il criterio più importante per il 41% di coloro che già investono in questi fondi, quasi la metà di chi intende farlo prossimamente giudica questi temi importanti tanto quanto la prospettiva di redditività.

 

 

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