Pubblicato Nov 25, 2021
4 trend che le aziende devono conoscere
Il consumatore “non compra più quello che fai, ma perché lo fai”. Lo afferma Simon Sinek, uno dei principali esperti di Marketing, e lo confermano le scelte finali dei consumatori.
In un’epoca in cui chiunque può comunicare e prendere una posizione, anche i brand sono chiamati a condividere lo scopo più “alto” che li rappresenta per costruire relazioni più autentiche e solide con il consumatore e per distinguersi dalla concorrenza.
Attenzione però perché la Brand Purpose può determinare sia l’ascesa che la caduta di un brand. E il nostro barometro globale sui consumatori ne spiega il perché.
Come funziona il barometro di Toluna?
Dall’inizio della pandemia stiamo raccogliendo e analizzando il sentiment dei consumatori per comprendere se e come è cambiato il loro modo di pensare, di agire e di relazionarsi con i brand. Ogni mese, fotografando la situazione in tempo reale, restituiamo alle aziende insights sul consumatore veloci, agili e preziosi per leggere il momento e anticipare i tendi futuri.
Nell’ultima wave del barometro, intitolata “Consumatori consapevoli: un anno di trasformazioni”, sono stati coinvolti 15 Paesi per un panel totale di 13.990 rispondenti online, di cui 1.044 italiani.
Le 4 tendenze più significative in Italia
I consumatori sono informati, consapevoli e attenti alle azioni dei brand.
Oltre a voler conoscere la posizione dei brand su determinate questioni etiche ritenute fondamentali, come dichiarato dal 70% degli intervistati, affermano di essere disposti ad abbandonare i brand meno socialmente attivi (80%) e non in linea con i propri principi (57%).
Una sensibilità riscontrata soprattutto nei giovani: i valori sostenuti dai brand sono centrali nel processo di acquisto per oltre il 60% degli intervistati con un’età compresa tra i 18 e i 34 anni.
Uno dei temi caldi del momento è sicuramente la Diversity e molte aziende, giustamente, si stanno impegnando attivamente su questo fronte.
Ma quali sono i valori in cui i consumatori credono di più oggi? I dati rivelano che il primo posto in classifica lo conquista la salvaguardia dell’ambiente (67%), seguita dal contrasto alla povertà (61%) e dai diritti umani (51%).
Chi sono i principali responsabili del cambiamento? Oltre la metà degli intervistati risponde i brand.
I consumatori riconoscono alle aziende un ruolo fondamentale nella crescita sostenibile, posizionandoli dopo le Istituzioni (71%) e prima di cittadini (49%), retailer (32%) e organizzazioni no profit (21%).
Una responsabilità che le aziende sembrano aver compreso. Tra le best practice osservate: una maggiore varietà di prodotti e servizi sostenibili (35%), migliori condizioni di lavoro e più sostegno al benessere dei dipendenti (35%) e l’ottimizzazione dei prodotti per soddisfare nuovi usi e attitudini emersi durante gli ultimi 18 mesi (34%).
La strada è ancora lunga, ma i primi passi sono nella direzione corretta.
Dove comunicare i propri valori è cruciale. Scegliere il portavoce sbagliato può, infatti, diminuire la credibilità al brand.
In termini di affidabilità, l’ultimo posto in classifica lo conquistano gli influencer (29%). A salire troviamo i podcast (36%) e i social media (46%), mentre raggiungono i tre gradini più alti del podio la radio nazionale (58%), la stampa (59%) e i canali dedicati esclusivamente all’informazione (60%), dimostrando un alto livello di credibilità tra il campione.
Valutati positivamente anche store (67%), pubblicità (62%) e internet (60%).