Pubblicato May 23, 2022
Gli insights tech-driven guidano la trasformazione perché sono migliori, più veloci ed economici, ma non solo. Li contraddistinguono altri fattori, come scrive Sej Patel, Country Head Australia & New Zealand.
Originariamente pubblicato su Research News
Gli insights tech-driven guidano la trasformazione perché apportano più valore, ma non solo.
Vivere una pandemia cambia le persone e il loro comportamento, come accaduto drasticamente negli ultimi due anni. Bisogni, desideri e atteggiamenti sono considerevolmente mutati, esercitando enorme pressione sui brand affinché rimanessero al passo con le tendenze in continua evoluzione. Oggi, entrando nel terzo (e si spera ultimo) anno di pandemia, le aziende stanno ancora recuperando terreno, tentando di capire quanto siano cambiati i consumatori.
In un contesto economico turbolento in cui cresce la necessità di generare ricavi, non si possono ignorare i reali mutamenti in corso nel mercato. I brand più lungimiranti sapranno usarli a proprio vantaggio, ottenendo insights chiave sul cliente post-Covid-19 per prendere decisioni di business strategiche per il futuro con maggior consapevolezza.
Nonostante i costi importanti e le settimane di lavoro necessarie, la ricerca full-service è stata a lungo considerata il Sacro Graal. La recente accelerazione nei ritmi del cambiamento, però, ha dimostrato quanto questa sia ormai datata, evidenziando invece la necessità di passare a insights veloci e tecnologici, in grado di rimanere al passo con le variazioni del sentiment.
Al giorno d’oggi bastano pochi giorni, o persino ore, per ottenere insights, ad un costo inferiore rispetto al passato. Secondo il GRIT report di Greenbook,1 l’83% dei professionisti del settore sente la pressione del budget e il 58% ne ha assistito alla riduzione. Per questa ragione, migliorare l’efficienza delle ricerche e al contempo ridurne i costi non è mai stato così importante.
È nella tecnologia che le organizzazioni trovano spesso risposta alla necessità di una migliore funzionalità – e il mondo delle ricerche di mercato non fa eccezione. Dal sondaggio di Gartner del 2022 sulle spese dei CMO emerge che quasi un terzo del budget (30%) viene dedicato alle piattaforme tech2 – un dato destinato a crescere negli anni a venire grazie alla maggiore consapevolezza dei brand della velocità e dell’efficienza permesse dalle ricerche tech-led.
Quali sono, quindi, i 7 motivi per cui oggi sempre più brand scelgono gli insights data-driven?
AI e machine learning
Il rapido sviluppo delle tecnologie e l’inclusione di quelle emergenti come l’intelligenza artificiale (AI) hanno completamente rivoluzionato l’analisi dei dati. I sistemi di machine learning sono oggi in grado, ad esempio, di analizzare il sentiment dei consumatori nelle domande aperte secondo una modalità impensabile fino a 10 anni fa.
Sebbene i progressi nelle tecnologie di ricerca non renderanno obsoleta la metodologia full-service tradizionale, sempre più aziende scelgono di investire in soluzioni agili. Grazie alla continua evoluzione dell’intelligenza artificiale, le indagini diventeranno sempre più efficienti, convenienti e rilevanti per il business. I brand che non accederanno a insights in tempo reale e sempre disponibili semplicemente non riusciranno a competere in un mercato in movimento.
1. https://www.greenbook.org/mr/grit-report/the-newest-edition-of-the-grit-report-is-here
2. https://www.gartner.com/en/marketing/research/five-strategic-priorities-for-cmo
3. https://www.gartner.com/en/marketing/research/five-strategic-priorities-for-cmo