Mobile gaming: scopri uno dei mercati più dinamici degli ultimi anni

Pubblicato Feb 08, 2022

I videogame rappresentano oggi una grossa fetta del mercato tecnologico: con 2,7 miliardi di gamer in tutto il mondo, l’industria globale dei videogiochi registra un valore stimato di oltre 150 miliardi di dollari.

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I videogame rappresentano oggi una grossa fetta del mercato tecnologico: con 2,7 miliardi di gamer in tutto il mondo, l’industria globale dei videogiochi registra un valore stimato di oltre 150 miliardi di dollari. Non solo un semplice hobby, ma un vero e proprio business in forte espansione ricco di opportunità per le aziende di tutto il mondo.

In particolare, il gaming da mobile si attesta in grande ascesa: i giocatori da smartphone si dedicano a questa attività circa 6,5 volte la settimana. Numeri, questi, che sovrastano di gran lunga l’esperienza di gioco da console (4,6 volte la settimana), console portatili (4,0), PC/laptop (4) e tablet (3,9).

Per conoscere più approfonditamente il fenomeno del mobile gaming, abbiamo condotto uno studio su oltre 5000 soggetti di età compresa tra i 16 e i 45 anni che praticano questa attività. La ricerca è stata condotta nel 2021 in USA, Regno Unito, Francia, Germania e Australia. Grazie a questi dati, le aziende potranno basare i propri processi decisionali sul sentiment dei consumatori che dettano il trend di questo settore.

Download gratuiti: i più ricercati oggi dai gamer anche se con annunci pubblicitari e acquisti in-app

Uno degli elementi che ha contribuito a rendere particolarmente dinamico il mercato del gaming da mobile è la diffusione dei cosiddetti modelli “freemium”. In breve, si tratta della possibilità per i gamer di scaricare e usufruire dei giochi gratuitamente. La monetizzazione di questi prodotti avviene, infatti, tramite la visualizzazione di annunci e/o acquisti in-app che costituirebbero un supplemento all’esperienza di gioco tradizionale. Un fattore, questo, che non sembra incidere sulla scelta dei giochi come affermato da 1 gamer su 2.

L’altra metà degli intervistati invece, suddivide le proprie preferenze nel modo seguente:
• il 35% preferisce giochi scaricabili gratuitamente che includono adv, ma che non offrono opzioni di acquisti in-app;

  • il 32% predilige giochi scaricabili gratuitamente senza pubblicità che presentano però opzioni di acquisto in-app;
  • il 26% privilegia giochi scaricabili gratuitamente che offrono sia annunci che opzioni di acquisto in-app.

La scelta di un’unica strategia di monetizzazione si rivela dunque vincente. Al contrario, i videogame con download a pagamento o abbonamento sembrano essere in netto declino: solo il 48% dei giocatori afferma di aver scaricato giochi a pagamento negli ultimi 12 mesi, e uno scarso 35% dichiara di aver acquistato videogames con abbonamento nello stesso arco di tempo.

Acquisti in-app? Sì, ma attenzione alla trasparenza

Una componente che risulta essere particolarmente rilevante nei giochi “freemium” è la possibilità di effettuare acquisti in-app: il 76% dei gamer infatti se ne avvale per comprare valuta in-app (50%), vite extra o punti salute (39%), e attrezzatura o equipaggiamenti, comprese armi e potenziamenti (37%).

Nel settore del gaming, le aziende che si qualificano agli occhi del consumatore come trasparenti nei loro modelli di guadagno possono ottenere più visibilità nel mercato.  Questo si riflette in particolare sulle offerte di acquisto in-app che costituiscono un driver di scelta per i consumatori: 1 intervistato su 4 infatti compra o decide di giocare solo dinnanzi a una totale chiarezza su questo fronte. Tramite questi dati le aziende che si occupano di gaming potranno costruire in termini di varietà e prezzo offerte sempre più mirate sulle preferenze dei consumatori.

Annunci in-game: una risorsa inaspettata per le aziende

Ci sono tipologie molto differenti di pubblicità in-game, ma i consumatori difficilmente vi prestano attenzione. Ecco il livello di consapevolezza dei gamer nei confronti dei diversi annunci adv:

  • Annunci con ricompense : gli utenti guardano il video di una pubblicità per accedere a premi come ad esempio vite extra o accesso a livelli superiori;
  • Banner pubblicitari (53%): un annuncio statico viene inserito all’interno del gioco nella parte inferiore dello schermo;
  • Annunci giocabili o interattivi (50%): “mini giochi” inseriti all’interno di un altro gioco, di solito contenenti un link che conduce ad un’altra app al termine della breve attività;
  • Annunci con attività-premio (44%): agli utenti viene richiesto di completare un’attività come compilare un sondaggio o esprimere un’opinione per accedere a ricompense del gioco.

Fra i consumatori che percepiscono queste differenze negli ad, il 54% apprezza annunci premianti e il 50% le pubblicità con attività che conducono ad una ricompensa.

Da non sottovalutare i giochi in streaming e di ruolo

I gamer da mobile preferiscono (anche se di poco) i videogame in streaming rispetto a quelli scaricabili. Le motivazioni sono molteplici: la qualità è superiore, la varietà è più ampia e il prezzo risulta essere migliore commisurato all’offerta del prodotto. L’indagine ha rivelato, inoltre, i nomi delle piattaforme di cloud gaming preferite dai giocatori: Xbox Game Pass Ultimate, seguita da Google Stadia, Amazon Luna, GeForce Now e Vortex. Anche se il 36% dei consumatori intravede nello streaming il futuro del gioco, in termini di generi i gamer non sembrano ancora soddisfatti a pieno da questa modalità di gameplay: 1 intervistato su 4 afferma di avere difficoltà nel reperire giochi di ruolo o di avventura davvero avvincenti.

Interrogando i consumatori su modelli, preferenze e le aree con maggior potenziale nella sfera del gioco, i player del settore hanno la possibilità di creare strategie di go-to-market che si connettono direttamente con la propria audience di riferimento oggi, domani e sempre.

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