Pubblicato Mar 17, 2023
Toluna Corporate
A gennaio 2023 oltre 15mila panelisti provenienti da 18 mercati (incluso quello italiano) sono stati chiamati a partecipare alla 21esima wave del Barometro Globale dei Consumatori di Toluna: un progetto volto a sondare il loro stato emotivo e le loro speranze, inquietudini e abitudini di acquisto, specie in relazione alle numerose difficoltà che il nuovo anno, tra aumento del costo della vita e instabilità politica ed economica, sembra aver ereditato dal 2022. Sfide che, come mostrano i risultati dell’indagine, si ripercuotono non soltanto sul portafoglio dei consumatori, ma anche sul loro benessere.
Cresce di 6 punti percentuali rispetto al 2022 la “life satisfaction” generale dei rispondenti: il 47% dei partecipanti globali si dichiara “molto soddisfatto” della propria vita, seppur si registrino notevoli distinzioni geografiche (il dato raggiunge il 60% tra gli americani ma scende al 39% in Europa).
La situazione economica mondiale, però, rende difficile rimanere speranzosi per le proprie possibilità di spesa nei mesi che verranno: solo il 27% dei partecipanti totali si definisce “molto fiducioso” (il 16% in Europa) e 4 su 10 affermano di essere preoccupati per la propria sicurezza finanziaria.
Marcatamente pessimista la popolazione italiana: solo il 36% si ritiene appagato dalla propria vita (uno dei dati più bassi al mondo) e appena l’11% è molto fiducioso sull’opportunità di spendere denaro nell’immediato futuro. La stabilità economica preoccupa il 35% dei cittadini e solo il 17% e il 23% di essi crede che assisterà a un miglioramento entro i prossimi tre mesi o la fine dell’anno (di ben più alte le medie globali corrispondenti a questi ultimi dati: 35% e 44%). La preoccupazione principale è il lavoro: il 40% degli italiani teme di perdere l’impiego, ha un’occupazione ridotta oppure è rimasto disoccupato. Il 5% in più rispetto alla media mondiale.
Secondo quanto emerso dall’indagine, sfiducia e scetticismo per la situazione economica si riflettono anche sul benessere degli intervistati, che nel nostro Paese hanno indicato un aumento del livello di stress (37%) e concrete ripercussioni sul proprio stato di salute (44%). Il 15% degli italiani dichiara di mangiare in modo meno sano, il 18% di aver ridotto l’attività fisica e il 12% di aver messo in secondo piano rispetto ad altre priorità la salute.
Anche in questo caso, i nostri connazionali non si aspettano miglioramenti a breve termine: solo il 17% crede che sarà più soddisfatto del proprio stato di benessere entro la fine dell’anno, contro il 35% dei rispondenti in tutto il mondo.
Cura e salute sono al centro delle previsioni di spesa future dei consumatori globali: assistenza sanitaria (26%), integratori (25%) e prodotti per l’igiene personale (24%) sono le tre aree in cui i partecipanti al panel immaginano di aumentare le spese nei prossimi tre mesi.
Nel nostro Paese, invece, il primato spetta, parimerito, a prodotti per l’igiene e farmaci (16%), seguiti da vitamine (15%), assistenza sanitaria (14%) e fitness e sport (12%). Tra gli aumenti di spesa previsti anche quello per la copertura assicurativa medica, come sostiene 1 rispondente su 10.
Per scoprire tutti gli insight più rilevanti dalla 21esima wave del Barometro Globale dei Consumatori di Toluna scarica il report.