Pubblicato Jul 05, 2022
Toluna presenta i risultati della survey global
È il settore stesso delle ricerche di mercato il focus della nuova indagine globale di Toluna intitolata “Il panorama della Ricerca Agile. Smart simplification in un contesto in continua evoluzione”, i cui risultati sono stati presentati in anteprima l’8 giugno scorso a Milano all’evento “Simply Smart”. Realizzata con l’obiettivo di tracciare un quadro del presente e del futuro della industry, la survey ha raccolto le risposte di 395 professionisti del marketing e degli insights di 14 Paesi e appartenenti a 25 diversi settori merceologici, sondandone le opinioni, le preoccupazioni e le aspettative per il domani.
Comprendere le trasformazioni con il market understanding
In un’epoca di mutamenti socio-economici così continui e radicali, in cui le disruption possono considerarsi la nuova norma, diventa più che mai fondamentale poter accedere in modo agile agli insights sul consumatore, con studi frequenti e regolari. Una prova di questa urgente necessità è rappresentata dalla nuova distribuzione del budget: il 31% a livello internazionale è oggi destinato al market understanding (il 25% in Italia). Una tendenza in crescita che si protrarrà anche nei prossimi due anni, secondo il 58% dei rispondenti.
Sfide e metodologie tra l’oggi e il domani
Proprio il budget e le sue limitatezze rappresentano il maggiore ostacolo vissuto quotidianamente dai professionisti del settore (61%), seguito dalla scarsità di personale interno (47%) e dall’actionability degli insights (33%), che devono fornire risposte puntuali e specifiche.
Servizi flessibili e diverse tipologie di ricerca rappresentano la risposta delle aziende a queste sfide. Dalla survey emerge che, a livello internazionale e almeno la metà delle volte che si compie un’indagine, il tradizionale sistema Full Service sia il metodo più usato (46%), seguito da DIY (37%) e Assisted (32%). Leggermente diverso il panorama italiano, in cui le metodologie Full Service e assistita sono nettamente più utilizzate (rispettivamente il 47% e il 45%) del DIY (21%).
Nonostante questo, i rispondenti condividono un’importante prospettiva di crescita per il DIY: il 64% (59% in Italia) sostiene, infatti, che la propria azienda ne aumenterà l’utilizzo nel breve periodo (1-2 anni). Dato in positivo anche per il servizio Assisted: secondo il panel registrerà un +42% nell’adozione.
La tecnologia a supporto della ricerca
Le nuove esigenze spingono i professionisti ad affidarsi alla tecnologia. La metà dei partecipanti al sondaggio asserisce di impiegare già 2 o 3 piattaforme tech nell’operatività quotidiana, un dato che secondo il 54% (il 60% in Italia) è destinato anche ad aumentare nei prossimi anni. Più in generale, il 56% ritiene comunque che il settore stia progredendo in termini di introduzione di soluzioni tech.
Una spinta “tecnologica” dettata anche dalla volontà di ottenere insights sempre migliori come confermano le intenzioni del 43% dei panelisti rivolte proprie ad una maggiore adozione di indagini qualitative online (già ampiamente utilizzate in Italia). Tra gli strumenti che possono contribuire alla ricerca della qualità si distingue anche l’intelligenza artificiale: il 37% dei partecipanti globali afferma che inizierà ad impiegarla, così come il 45% degli intervistati italiani.
La strada verso la smart simplification
Gli esiti del sondaggio rivelano che sono due le cruciali priorità per i provider delle ricerche di mercato desiderosi di agevolare quanto più possibile il lavoro dei research buyer: la qualità (citata dal 54% dei rispondenti), sia degli insights che del disegno di ricerca, e la facilità d’uso e interpretazione degli output (53%).
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