Ricerca di mercato nel 2023 – Cosa dobbiamo aspettarci?

Pubblicato Jan 19, 2023

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L’anno appena conclusosi ha nuovamente confermato le potenzialità e il ruolo strategico delle ricerche di mercato per le aziende intenzionate, specie in un momento storico come quello che stiamo vivendo, a rimanere al passo con il mutevole sentiment dei consumatori globali.

Il 2022, infatti, si è caratterizzato per turbolenze e dissesti senza precedenti: non solo si è assistito al prosieguo delle conseguenze della pandemia, ma anche all’affacciarsi di nuove situazioni di criticità, tra cui l’insorgere di un conflitto in Europa, le difficoltà della supply chain e la rapida e drastica crescita del tasso di inflazione. Il concatenarsi di questi eventi dirompenti ha imposto alle imprese di tutto il mondo un continuo adattamento alle instabili circostanze economiche, tradottosi in un tentativo costante di modificare e allineare la propria offerta ai variabili desideri dei clienti. In un simile scenario, l’unico modo per comprendere realmente i cambiamenti in atto nel mercato resta la ricerca agile, scalabile e tech-driven.

Proprio la tecnologia ha rappresentato, nell’anno appena passato, il principale motore di sviluppo dell’industry della market research, mentre l’automazione ha contribuito a radicali evoluzioni interne. Cosa riserverà, invece, il 2023? Ecco 3 tendenze all’orizzonte.

  1. Piattaforme dedicate

Il nuovo anno segnerà l’ingresso ufficiale della ricerca di mercato dentro aziende, come parte integrante dei processi di business. Si tratterà di una trasformazione rivoluzionaria, che permetterà alle organizzazioni di generare internamente insights agili e pertinenti, anche su larga scala. Come? Grazie alla predisposizione di piattaforme appositamente studiate per il processo di indagine che, combinando tecnologia, segmentazione dell’audience, dati ed esperienza dei professionisti del settore, garantiranno alle imprese informazioni precise e in tempo reale sui consumatori in modo estremamente semplice e rapido.

  1. Data ownership

Sono due le ragioni principali che inducono a pensare che nel 2023 la data ownership diverrà un fattore di primaria importanza per le aziende.

Innanzitutto, il valore delle opinioni non è mai stato così rilevante. Oggi abbiamo a disposizione una mole di dati rivelatori del comportamento degli acquirenti mai registrata prima nella storia, ma come comprenderne le motivazioni? Il solo modo per accedere a questi “perché” è porre le giuste domande. Da qui il sempre più imperativo bisogno dei brand di appellarsi alla ricerca che, attraverso quesiti accuratamente studiati, consente loro di accedere agli insights migliori per la definizione della propria strategia di business e comunicazione del prodotto.

In secondo luogo, la recente decisione di alcune delle cosiddette GAFA (Google, Amazon, Facebook e Apple) di bloccare l’accesso ai dati di terza parte assegna a quelli di prima parte un peso ancora più considerevole, e non soltanto per questioni normative: unendoli agli insights generati dalla ricerca, questi offriranno una più ampia visione d’insieme sui comportamenti e gli atteggiamenti dei consumatori, oltre a contribuire ad alimentare i sistemi di automazione con le informazioni più adatte.

Resta, perciò, fondamentale la capacità di presentare interrogativi appropriati e catalogare i responsi ottenuti. Nel 2023 possiamo, quindi, aspettarci una progressione della potente combinazione strategica di data access e tecnologia.

  1. Soluzioni agili e integrate

Le continue innovazioni tecnologiche, che già adesso permettono di raccogliere e analizzare molti più dati rispetto al passato, porteranno presto all’integrazione totale dell’indagine di mercato tra le attività di marketing quotidiane dei brand. Perché questo si concretizzi, però, è necessario che la ricerca sia di facile interpretazione per tutti coloro che operano in azienda. Risultati chiari e comprensibili, frutto di una soluzione agile e on-demand, sono la chiave per comprendere le evoluzioni, presenti e future, nel sentiment dei consumatori e costruire con essi una relazione solida, che permetta di rispondere adeguatamene ai loro bisogni e che, infine, rafforzi la generale salute dell’impresa.

Questi avanzamenti assicurano alle organizzazioni nuove grandi opportunità, specie in un contesto in cui l’instabilità è considerabile come la nuova normalità. Non ha più senso, ormai, elaborare progetti quinquennali: la priorità, ora, è prepararsi al meglio a reagire alle rapide mutazioni del mercato. Una situazione complessa, in cui però un market understanding accurato, rapido e scalabile si rivela un eccellente alleato.

Il 2023, come gli anni che lo hanno preceduto, porterà senza dubbio con sé imprevedibili novità. Eppure una cosa è certa: la ricerca di mercato continuerà la sua crescita come potente tool strategico per le imprese, generando insights di alto valore in tempo reale. Oggi più che mai, è proprio l’abilità di capire le opinioni delle persone ciò che può contribuire a plasmare il futuro.

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